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    Home / formazione del personale / Come organizzare un corso di formazione

    Come organizzare un corso di formazione

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    Gli adulti generalmente vogliono comprendere pienamente gli argomenti che si discutono in un workshop (a meno che non siano costretti a seguire un seminario perché obbligati a farlo dai datori di lavoro). Per questo motivo, alcuni degli “studenti” di maggior successo sono spesso persone mature. Poiché le persone adulte sono più sagge e più esperte, tendono a portare in aula l’esperienza professionale, le idee e le opinioni maturate nel corso di anni. Per questo sono pronte ad imparare meglio quando possono condividere le loro esperienze, apprendendo non solo dai loro formatori, ma anche gli uni dagli altri. Allora, come organizzare un corso di formazione? Le persone più mature che seguono un workshop spesso si destreggiano tra molti impegni, il loro tempo è prezioso e a volte fanno fatica ad adattarsi ad un corso di formazione. Pertanto, può essere difficile per loro conciliare il tempo da dedicare al lavoro con quello da investire in un corso di formazione. Ne consegue che i formatori devono rispettare il tempo dei partecipanti, e consentire alle persone di andarsene presto, piuttosto che permettere una certa elasticità negli orari, ove possibile.  Soprattutto, la formazione deve essere sintetica, avere una componente pratica per trovare poi applicazioni nel mondo reale. Affinché la formazione faccia presa, i partecipanti dovrebbero avere l’opportunità di mettere in pratica ciò che hanno appreso durante il workshop. Sarebbe opportuno,inoltre, programmare attività di monitoraggio e controllo  nelle settimane e nei mesi successivi alle sessioni di formazione in aula.  

    Come organizzare un corso di formazione in 8 punti

     
    1. “Vendere” la formazione
    Gli adulti hanno bisogno di sapere perché devono imparare qualcosa e a cosa gli serviranno le cose che apprendono. L’apprendimento è più efficace quando sono intrinsecamente motivati. Quando fissi gli obiettivi dell’ apprendimento e l’agenda del giorno, stai vendendo le caratteristiche di ciascun argomento e in quale modo se ne trarrà beneficio. Qual è lo scopo di questo workshop? Perché le persone che lo seguono ne hanno bisogno? E come li aiuterà nel loro lavoro, nella vita o nello sviluppo della carriera? Come potrà arricchire la loro esperienza professionale? Molte volte, durante le sessioni di formazione, si può aumentare la motivazione degli studenti nei primi minuti, semplicemente vendendo la formazione stessa!  
    1. Fare domande
    “Il pensiero non è guidato dalle risposte ma dalle domande” tratto dal libro L’ARTE DELLE DOMANDE SOCIALI del dott. Richard Paul e della dott.ssa Linda Elder. Qualsiasi buon formatore conosce bene il ruolo delle domande in classe e come queste incoraggiano il pensiero critico, stimolano le discussioni e la creatività. L’aspetto più importante, l’utilizzo di domande nelle sessioni di formazione, può aiutare i partecipanti a incrementare le conoscenze e ad allenare la memoria. Quando usi le domande assicurati che siano aperte e pertinenti. Devono essere strutturate e avere uno scopo. Non limitarti a fare domande tanto per chiedere, senza ascoltare veramente le risposte. Fai dei sondaggi per scavare più a fondo, se necessario. Ascolta le risposte in maniera riflessiva per dimostrare comprensione e rafforzare ciò che è stato appena detto all’intero gruppo. Per stimolare discussioni di gruppo scrivi una domanda su una lavagna a fogli mobili e incoraggia i gruppi a rispondere in modo critico.  
    1. Tutti gli occhi su di te
    Ti è mai capitato di osservare alcune persone parlare e di non riuscire a distogliere lo sguardo da loro? Qual è il loro segreto? Possiamo riassumerlo in 3 parole: fiducia, convinzione e carisma. Essere fiduciosi nelle proprie capacità di formatore è un must. Credere in se stessi, avere  la consapevolezza che si è degli eccellenti formatori si riflette sul proprio portamento. La convinzione è la capacità di persuadere. Sei convinto assolutamente di ciò che stai dicendo? Ci credi? Sei un esperto in materia? Parli con uno scopo? Carisma significa semplicemente avere una presenza scenica. Non stare nell’angolo, ma proprio al centro. Sii te stesso, sii coinvolgente e con senso dell’umorismo. Prenditi tutto il tempo per lasciare che quello che stai dicendo faccia presa nelle menti del tuo pubblico. Usa le pause e gioca con le parole. Sii consapevole del tuo corpo. Muoviti lentamente ma con uno scopo. Stabilisci un contatto visivo con tutti.  
    1. Raccontare una storia
    Tutti amano una bella storia. Lo storytelling è un modo efficace per coinvolgere i partecipanti. Usa storie tratte dal tuo lavoro o esperienze di vita inerenti ciò che stai insegnando. Se non hai storie personali, usa quelle di qualcun altro. Cerca di non concentrarti troppo sui meccanismi di narrazione della storia, ma piuttosto di semplificarla, disegna un’immagine e fai fare alle persone che ti ascoltano un viaggio. Una buona storia ha un inizio, una parte centrale e una fine. Oltre ad alcuni conflitti e risoluzioni. Ma occorre sapere perché si stà raccontando la storia. È per intrattenere? Per fare il punto di qualcosa? Ispirare? O insegnare una lezione?  
    1. Personalizzare lo stile di formazione
    Personalizza il modo di fare formazione in base alle caratteristiche della platea. Alcune persone hanno sviluppato una memoria visiva, ricordano soprattutto ciò che vedono meglio di ciò che ascoltano. Quindi preferiscono una formazione basata più su diagrammi, grafici, immagini, film e indicazioni scritte. Poi ci sono i partecipanti ai workshop che prediligono invece ascoltare: a guardarli si potrebbe pensare che non stiano prestando attenzione perché non ti stanno guardando. Ma credetemi, stanno ascoltando e assorbendo ogni parola che state dicendo. Sono veramente bravi a ricordare le lezioni orali, tendono a ricordare circa il 75% di ciò che affermano oralmente le persone. Questo  tipo di platea preferisce lezioni orali, presentazioni, e discussioni di gruppo. Infine ci sono gli studenti cinestetici, ovvero quelli che devono compiere delle azioni per imparare. Praticamente trattengono nella loro mente tutto ciò che fanno con le mani e il corpo. Ad esempio sono in grado di ricordare come fare una cosa solo dopo che hanno provato a farla almeno una volta. Piuttosto che spiegare loro come fare qualcosa, è meglio far sì che questi studenti provino a farla materialmente. In una sessione di formazione è preferibile farli muovere, toccare, costruire oggetti e partecipare a giochi di ruolo. Pertanto, quando si progetta una formazione, è necessario tenere a mente i differenti stili di apprendimento. Essere flessibili nel giorno della sessione di formazione, così da soddisfare le esigenze dei partecipanti.  
    1. Essere preparati
    Puoi essere il miglior coach e formatore del mondo ma se non ti sei preparato rischi di fare pessime figure. I partecipanti meritano il meglio, stanno investendo il loro tempo, e talvolta i loro soldi, per sviluppare le loro abilità. Studia interamente il materiale didattico e preparati affinchè tu ne sappia più di loro. Se stai anche strutturando la formazione, assicurati di aver compreso le loro esigenze di apprendimento. Cosa vogliono i partecipanti una volta terminata la formazione? Quali sono gli obiettivi di apprendimento? Ci sono alcune abilità, conoscenze e comportamenti che è assolutamente necessario trasmettergli? Butta giù un programma formativo, anche se potresti non seguirlo al 100%. Ti aiuterà però a rispettare i tempi e a capire se sei in ritardo. Sii preparato mentalmente e fisicamente, mangia correttamente e riposa molto la notte prima di tenere una sessione di formazione o un workshop.  
    1. Coinvolgere ed energizzare
    Un buon formatore deve saper rendere interessanti anche le formazioni o i seminari su argomenti pesanti da digerire. Immaginate sessioni formative sulle politiche e le procedure informatiche tenute ad una platea non necessariamente esperta di queste tematiche. Probabilmente ci si aspettano delle sessioni noiose, piene zeppe di nozioni difficili da ricordare. Ma come può un formatore rendere interessante un workshop simile? Il segreto è nel coinvolgere tutti, facendo discutere di pro e contro, facendo domande riflessive, sollevando problemi e aiutando i partecipanti a trovare le soluzioni. E’ importante anche dividere i partecipanti in gruppi, spronandoli a trovare la soluzione migliore e a presentarla agli altri gruppi. Per energizzare i lavori può essere utile ideare dei giochi di ruolo, ma anche delle attività divertenti da fare, in modo da aumentare l’interesse dei partecipanti. Coinvolgimento e interattività sono certamente le armi più efficaci da usare affinchè i partecipanti non si annoino e trattengano nelle loro menti i concetti e le nozioni spiegate.  
    1. Non si può sapere tutto
    Sebbene tu possa essere l’esperto in materia, è necessario essere umili e comunicare ai partecipanti che il loro contributo sarà estremamente prezioso. A volte possono saperne più di te sull’argomento, ci stà, l’importante è essere onesti e riconoscerlo. Qualche partecipante ad una sessione formativa può conoscere la risposta che tu non sai, prendi nota e approfondisci con lui l’argomento. Ricordate che i partecipanti, specie se maturi, possono avere una notevole esperienza professionale, ma anche importanti esperienze accademiche e di vita. Possiedono diverse abilità, attitudini, culture, credenze e percezioni. Perciò cerchiamo di curare al massimo l’interattività durante tutte le sessioni perché i partecipanti apprendono meglio e, come formatori, si ha l’opportunità di imparare qualcosa di nuovo.   Hai partecipato ultimamente ad un workshop e vuoi raccontarci la tua esperienza? Oppure sei un formatore e desideri aggiungere qualche altro utile consiglio a quelli che vi abbiamo appena dato? In entrambi i casi facci sapere cosa ne pensi e scrivi a info@centrodirezionale.it Se poi stai pensando a come organizzare un corso di formazione e hai bisogno di una sala meeting o di un’aula di formazione nella quale svolgere il tuo workshop, contattaci.    
    Posted on 23 Agosto 2018 by Club4business Editor in formazione del personale
    Tagged as come organizzare un corso di formazione, esperienza professionale, workshop
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