Logo Logo Logo Logo Logo Logo
    • HOME
    • CHI SIAMO
    • SERVIZI
    • BROCHURE
    • GALLERY
    • PREVENTIVI
    • BLOG
    • DOVE SIAMO
    Menu
    • HOME
    • CHI SIAMO
    • SERVIZI
    • BROCHURE
    • GALLERY
    • PREVENTIVI
    • BLOG
    • DOVE SIAMO
    Home / gestione aziendale / Come gestire un’azienda nei momenti di criticità

    Come gestire un’azienda nei momenti di criticità

    come-gestire-unazienda-min.jpg
    Generalmente,  fusioni e acquisizioni nel business hanno non più del 50% di probabilità di raggiungere i risultati attesi. Addirittura alcuni studi evidenziano come il tasso di fallimento può attestarsi, in determinati casi, anche tra il 70 e il 90%. Perché  l’insuccesso ha un picco così alto quando parliamo di fusioni o di acquisizioni in ambito aziendale? Come gestire un’azienda nei momenti di criticità? Ebbene, differenti studi hanno individuato nel fattore umano la causa del fallimento.  Parte del problema è da imputare anche alle stesse aziende, che individuano in un accorpamento, in una fusione o in una acquisizione, il traguardo finale di un lavoro durato magari mesi interi. Senza considerare che è da questo momento che ha inizio la parte più dura del lavoro, con un intenso e difficile periodo di cambiamenti.

    Come gestire un’azienda durante il cambiamento

    Organizzazioni, processi e culture diverse dovranno integrarsi nel corso di settimane e di mesi, dopo che le differenti unità si saranno accorpate, causando inevitabilmente rallentamenti e incertezza. I manager in questa situazione devono sapere come gestire un’azienda, dovranno dimostrare abilità nella gestione del cambiamento, si troveranno  fra le mani un’organizzazione nuova, che non esisteva precedentemente, e le persone che vi fanno parte provengono spesso da culture aziendali molto differenti. Il loro senso della normalità viene ora meno, così come le loro certezze. Potrebbero rimanere aggrappati al passato, sentendosi disorientati mentre cercano il loro posto nella nuova organizzazione. Ma grazie alla fusione e alla nascita di un nuovo soggetto, emergono anche nuove sfide e nuove opportunità di business. In queste situazioni, la flessibilità e l’elasticità mentale devono entrare nel  DNA della nuova organizzazione appena creatasi e in quello dei suoi manager. Non può essere presente solo in poche persone dell’organizzazione, deve anzi essere la nuova regola che gestisce ora il modo di fare business.   I manager dell’organizzazione rispondono ai cambiamenti del contesto aziendale cogliendo le nuove opportunità, eliminando i vecchi modelli di operatività e sviluppando nuovi modi di fare impresa. Soprattutto, devono introdurre un nuovo modo di pensare all’interno della nuova realtà. Normalmente coloro che guidano e sono chiamati alla gestione del cambiamento,  implementano 5 comportamenti che alla fine creano un vantaggio competitivo per la nuova organizzazione.
    1. Condividono un obiettivo stabilito e chiaro:
    Un obiettivo è ciò che guida le azioni. Le persone che lavorano e fanno parte di un’organizzazione aziendale si chiedono il perché di determinate decisioni. Dare una risposta convincente a questa domanda serve a contrastare l’istinto naturale di resistenza al cambiamento. Come ha detto Shoei Yamana,  CEO di Konica Minolta “Sono convinto che le persone non lavorino per realizzare semplicemente dei numeri … hanno bisogno di condividere gli stessi obiettivi e di sapere che stanno creando valore”. Se non si riesce ad articolare un obiettivo aziendale chiaro, che spieghi il perché dei cambiamenti in atto, è improbabile che i dipendenti  accettino la condivisione dei valori dell’azienda e di supportare i cambiamenti stessi.  
    1. Guardano avanti e colgono le opportunità:
    E’ pensiero diffuso che questo spetti ai dirigenti senior, ai manager apicali di un’azienda, ovvero esclusivamente a coloro che devono guidare la gestione del cambiamento.  Per apportare l’innovazione nella cultura d’azienda, invece, dovrebbero essere incentivati a cogliere le opportunità e le nuove sfide che si presentano ogni giorno proprio i manager più giovani e quelli in prima linea, cioè quelli che quotidianamente sono a più a stretto contatto con il mercato e con i clienti. Si deve guardare oltre la settimana, il mese o l’anno in corso e cercare piuttosto di avere una visione più a lungo termine, tentando di identificare le nuove tendenze e agire di conseguenza. Che cosa chiede il mercato che ancora non c’è? Quale prodotto o servizio innovativo potrei dare ai miei clienti? Come gestire l’azienda fra 5 anni? La storia è piena di manager e di capitani d’industria che non hanno visto le opportunità future, oppure le hanno intuite ma non hanno avuto il coraggio di cambiare il modo di agire e di intraprendere quelle azioni necessarie per coglierle. Kodak e Nokia  sono solo alcuni esempi  di mancata visione. Per implementare questa attitudine in un’organizzazione, i manager dovrebbero:  
    • Cercare quotidianamente nuove opportunità, parlandone con i collaboratori, chiedendo loro di cosa parlano i clienti, di cosa vorrebbero, di cosa vorranno fra un anno o due. Deve passare il messaggio che occorre sempre guardare avanti, prevedendo dove andrà il mercato.
    • Dare spazio alla sperimentazione. Quando viene identificata un’opportunità potenziale, è fondamentale consentire a gruppi di ricerca di sperimentare i modi per trarne vantaggio. Agevolare sempre la ricerca e supportare gli slanci creativi, dando ovviamente spazio alla condivisione dei risultati.
    • Pubblicizzare i successi. Nulla genera successo come il successo stesso. E’ importante raccontare le storie di successo durante gli eventi aziendali e riconoscere pubblicamente quei manager che sanno guardare al futuro e identificare le opportunità.  Soprattutto, mostrare che lo status quo non è più sufficiente.
     
    1. Cercano di capire tutto ciò che non funziona:
    c’è un detto secondo il quale le cattive notizie non girano mai. Ma per un’organizzazione è importante venire a conoscenza anche delle criticità al suo interno e di tutto ciò che non va. Occorre far emergere i problemi e discuterne approfonditamente e a viso aperto, perché da queste situazioni si impara sempre qualcosa. Si impara soprattutto a migliorare. Ma per condividere le cose buone e quelle cattive, le belle e le brutte notizie, le persone hanno bisogno di sentirsi psicologicamente sicure. Ecco allora che i manager più capaci devono essere in grado di creare un clima positivo all’interno dell’organizzazione aziendale, facilitando il dialogo aperto e aprendo tutti i canali di comunicazione con i collaboratori. È importante fissare degli incontri nei quali discutere di ciò che stà funzionando bene e di ciò che rappresenta invece una sfida.  
    1. Assumono dei rischi calcolati e non temono la sperimentazione:
    Troppo spesso le organizzazioni aziendali tradizionali, di fronte ad un rischio, si chiedono “perché affrontarlo?”  confermando che la comfort zone è sempre la scelta privilegiata. Invece, in un’organizzazione votata al cambiamento e in cui predomina flessibilità ed elasticità ci si chiede: “perché no?”  stabilendo nuove opportunità per tutti e dando spazio alla sperimentazione. La sperimentazione è parte integrante della ricerca e sviluppo: a volte ci sono dozzine di esperimenti che non ottengono risultati ma, senza i fallimenti, è pur vero che non si riuscirà mai ad arrivare al risultato che porta al successo.  
    1. Ricercano partner con cui condividere le sfide:
    man mano che il lavoro diventa più complesso, ci si chiede come gestire un’azienda affrontando le sfide sempre più tese che il mercato globale presenta. Sono in tal caso necessari team e collaborazioni esterne per creare prodotti, attirare clienti e ottenere risultati sempre più grandi.  I manager e le organizzazioni che lavorano sul cambiamento sanno che le sinergie con partner specializzati nel loro campo aumenta le possibilità di successo,  riduce i tempi di realizzazione dei progetti  e consente un notevole risparmio di tempo e di denaro. Dando la possibilità, inoltre, di raggiungere mercati e clienti che altrimenti sarebbero stati al di fuori della loro portata.  

    Condivisione di obiettivi e nuovi modelli di azione a tutti i livelli

    Questi cinque comportamenti, se messi in campo  in concerto tra loro, creano cambiamenti  epocali nella cultura d’azienda.  Ma sono attitudini, modi di pensare e di agire che devono coinvolgere tutti i livelli della leadership di un’azienda. Altrimenti, se non c’è condivisione e univocità di visione,  non ci potrà mai essere il successo. E voi cosa pensate a proposito dei modelli di gestione aziendale? Avete dei consigli da darci? Fatecelo sapere qui: il nostro Business Center è aperto a tutti i suggerimenti utili e da condividere con le aziende partner e  offre servizi specifici a professionisti e pmi.
    Posted on 10 Agosto 2018 by Club4business Editor in gestione aziendale, gestione del personale
    Tagged as come gestire un'azienda, condivisione, gestione del cambiamento
    Display extended footer
    • CENTRO DIREZIONALE


      Viale Regione Siciliana Nord Ovest, 3414
      90145 Palermo
      P.iva 06456620829
      Tel +39 091 9783203
      Tel +39 091 6198611
      info@centrodirezionale.it

    • ORARI DI APERTURA: dal Lun. al Ven 9.00 - 18.00

    • PAGINE UTILI

      Privacy Policy

      Informativa contatti preventivi

    • Agosto 2018
      L M M G V S D
       12345
      6789101112
      13141516171819
      20212223242526
      2728293031  
      « Mag   Set »
    Display footer